Mr. Fijodor - Bunker Walls

23-11-2020



Mr. Fijodor ha collaborato alla realizzazione di BUNKER WALLS - Street Art inside the cave, un progetto di graffiti all’interno del rifugio antiaereo di via Fago a Bolzano.


Foto di Samira Mosca
Intervista di Veronica Tonidandel

Ciao Fijodor, raccontaci di te.
Ciao! Sono Fijodor Benzo, sono nato e cresciuto ad Imperia in Liguria, ma da oltre 16 anni vivo e lavoro a Torino, città dove sono cresciuto lavorativamente e artisticamente. La prima volta che sono venuto a Bolzano a dipingere è stato nel 2004. Sono stato invitato qui tante volte da Riccardo del progetto MurArte di Volontarius.

Parliamo del progetto Bunker Walls. Qual è stato il primo impatto quando sei entrato dentro il Bunker H?
La sensazione di lavorare in questo luogo è impressionante. Qui è passata la Storia ed è importante mantenere viva la sua memoria portando qui dentro progetti culturali. Ma questo luogo ha una grande potenza a prescindere dalla sua storia. L’arte e la cultura possono dare una seconda possibilità a questo luogo che è stato spettatore di eventi non positivi.

E ora parliamo della tua opera. Da dove arriva l’ispirazione?
Il mio concept è semplice: ci troviamo in un bunker nazista. Per me è importante sottolinearlo per non dimenticarcelo. Attraverso la mia opera ho voluto inoltre fare memoria di quello che sono stati i campi di sterminio. Quando sono stato Auschwitz mi ha colpito molto le stanze dove sono conservati gli oggetti personali delle vittime della Shoa: occhiali, protesi, scarpe, denti, capelli... Privare una persona di queste cose così personali significa privarla completamente di ogni dignità. Attraverso la mia opera ho voluto mandare un messaggio forte e chiaro! Sì, p provocatorio, ma questo luogo nasce in questo periodo storico così terribile della storia dell’umanità, non possiamo fare finta del contrario.
Secondo te che cos’è la Memoria?
La memoria è il ricordo della storia di una singola persona alterata dai sentimenti che ha vissuto. La memoria di una famiglia il cui nonno è stato ucciso dai partigiani, sarà di un certo tipo. La memoria di una famiglia il cui nonno è stato ucciso dai tedeschi, o dai fascisti, sarà diversa. Entrambe le famiglie hanno vissuto una tragedia, ma avranno delle memorie molto diverse e non sempre sarà facile conviverci e andare avanti.