Sguardi dalla strada. Un progetto di fotografia partecipata a Bolzano

“Sguardi dalla Strada” è un progetto fotografico di ricerca-azione partecipata che nasce dall’unione tra la passione dell’autore per la fotografia e il suo futuro profilo professionale, sviluppato all’interno del lavoro di tesi triennale in Educatore Sociale presso la Libera Università di Bolzano.

Da febbraio ad aprile 2018 l’autore prende parte in veste di tirocinante alle attività lavorative di Streetworking (termine inglese diffuso per definire il lavoro di strada) nell’equipe di Oltre la Strada, (gestito dall’Associazione territoriale Volontiarius ONLUS).

Seguendo i principi fondamentali della metodologia del Photovoice utilizzata da Freire e riadattati alle risorse disponibili al contesto, l’autore dà vita a un progetto di fotografia partecipata. I protagonisti sono ragazzi che, immigrati di recente da altri paesi, hanno vissuto per alcuni mesi la strada a Bolzano. Consegnando loro una macchina fotografica, e chiedendo di rappresentare le “cose belle” e le “cose brutte” della città, il progetto si è concretizzato in una raccolta di immagini dai polivalenti significati. Se da un lato le immagini rappresentano una testimonianza autentica di alcune situazioni problematiche attuali della condizione di strada a Bolzano, quindi capaci di fare riflettere gli osservatori, dall’altro diventano anche strumento per accompagnare i partecipanti attraverso importanti considerazioni personali. Partendo dagli stimoli visuali, infatti, vi è stato un coinvolgimento diretto attraverso le proprie idee e le proprie emozioni, presenti e riscontrabili nelle fotografie scattate. Questo intervento ha reso possibile la promozione di un ambiente positivo e costruttivo nel quale poter agire in termini educativi.

Sfoglia il progetto su --> https://issuu.com/zeitroom/docs/sguardi_dalla_strada

Università Fotografia Photovoice

A cura di

Christian Albertin

Collaboratori

Alcuni utenti dell’Associazione Volontarius Onlus

Tecnica Artistica

Fotografia analogica. In particolare, sono state utilizzate macchine fotografiche usa e getta (modello: Fujifilm Quicksnap Flash ISO 400/27°)

Anno

2018

Età dell'autore

Ispirazioni e/o aneddoti

L’idea di coinvolgere e collaborare direttamente con gli utenti di OLS è nata quando sono venuto a conoscenza dell’attività di fotografia partecipata promossa e realizzata da Paulo Freire nel 1973, in uno dei distretti di Lima in Peru. In particolare, sono rimasto affascinato dal modo in cui l’educatore brasiliano ha impiegato il potenziale espressivo della fotografia e di come ha saputo trasformarlo in uno strumento educativo. Ai partecipanti dell’indagine è stato chiesto di rispondere sotto forma di fotografia ad alcune domande. Quando egli chiese ai partecipanti “cos’è per voi lo sfruttamento?”, le risposte furono fotografie di negozianti, padroni di casa o poliziotti. Un bambino però, tornò con una foto di un semplice chiodo su un muro. Per gli adulti un chiodo su un muro non poteva avere alcun senso nel contesto dello sfruttamento, ma tutti gli altri bambini però erano fortemente d’accordo con quella risposta. Questa situazione introdusse un discorso nel gruppo, in cui i bambini spiegarono in che modo quel chiodo potesse rappresentare per loro lo sfruttamento. Si scoprì infatti che molti bambini della periferia lavoravano nel business dei lustrascarpe presso i clienti che solitamente vivevano nel centro città. Quando le scarpe da lucidare erano tante e il peso da portare a casa la sera era troppo, i bambini noleggiavano per pochi soldi un chiodo in un muro (di solito in un negozio) su cui potevano appendere le proprie borse durante la notte. Questa fotografia era talmente particolare e inusuale che oltre a suscitare interesse per i partecipanti e per i ricercatori, fu un grande stimolo di riflessione per l’intera periferia della città sulla tematica dello sfruttamento, tanto da far promuovere una ricerca di metodi per contrastarlo. Scoprire questo modo di applicare la fotografia nel sociale è stata per me una svolta, una nuova affascinante scoperta. Mi ha colpito soprattutto perché l’idea di fondo della metodologia sé che rispecchia un pensiero che condivido, ovvero la lettura del concetto “educazione” come l’azione di “tirare fuori”.

Luogo dell'opera

L’opera è stata eseguita nella città di Bolzano. Presentata alla commissione durante la discussione della tesi di laurea in forma di fascicolo, è stata poi esposta durante una giornata di sensibilizzazione della vita e dell’educazione di strada promossa dall’Associazione Volontarius Onlus il 27 ottobre 2018.

Via G. di Vittorio 33, Bolzano, 39100 BZ, Italy

Promotore

Associazione Volontarius ONLUS e Libera Università di Bolzano

Per ispirazioni conseguenti

Il mio interesse è quello di confrontarmi e collaborare con altre persone che impiegano la fotografia nel sociale come strumento educativo. “Sguardi dalla strada” potrebbe svilupparsi in futuro in un’attività più complessa e strutturata.

Fonti storiche suggerite

Barthes, R. (1989). L’ovvio e l’ottuso. Einaudi.

Bonnici, P. (2000). Visual Language. Il mezzo di comunicazione nascosto. (C. Bombarda, Trad.). Milano: Progetto Editrice.

Chio, V. C. M., & Fandt, P. M. (2007). Photovoice in the Diversity Classroom: Engagement, Voice, and the “Eye/I” of the Camera. Journal of Management Education, 31 (4), 484–504. Chiozzi, P. (2000). Manuale di antropologia visuale. Milano: Edizione Unicopli.

Ceretti, F., & Padula, M. (2016). Umanità Mediale. Teoria sociale e prospettive educative. Pisa: Edizioni ETS.

Freire, P. (1976). La pedagogia degli oppressi (VIII). Milano: Arnoldo Mondadori Editore. Harrel-Bond, B. (2005). L’esperienza dei rifugiati in quanto beneficiari di aiuto. Annuario di Antropologia, 5(5), 15–48.

Mastrilli, P., Nicosia, R., & Santinello, M. (2013). Photovoice. Dallo scatto fotografico all’azione sociale. Milano: FrancoAngeli.

Nuti, G. (2012). Le briciole di Pollicino. Fotografia e Didattica tra scuola ed extrascuola. Milano: FrancoAngeli.

Oltre La Strada. (2017). Relazione annuale 2017 Progetto Oltre la Strada. Associazio- ne Volontarius ONLUS. Pinotti, A., & Somaini, A. (2016). Cultura Visuale. Immagini, sguardi, media, dispositivi. Torino: Piccola Biblioteca Enaudi.

Singhal, A., & Devi, K. (2003). Visual Voices in Participatory Communication. Commu- nicator, XXXVIII(2). Wang, C., & Burris, M. A. (1997). Photovoice: Concept, Methodology, and Use for Participatory Needs Assessment. Health Education & Behavior. Recuperato da http://heb.sagepub.com/content/24/3/369